Dall’Ermitage di San Pietroburgo al Museo Poldi Pezzoli di Milano: la Madonna Litta di Leonardo è protagonista di una mostra.
D opo trent’anni, la Madonna Litta di Leonardo, uno dei dipinti italiani che illuminano le sale dell’Ermitage di San Pietroburgo, ritorna a Milano. Per la precisione, fino al prossimo febbraio si troverà nelle sale al pianterreno del Museo Poldi Pezzoli.
La Madonna Litta: da Milano a San Pietroburgo
Il viaggio della Madonna Litta verso la Russia inizia parecchio tempo fa: nel 1865, è il duca Antonio Litta a vendere il quadro di Leonardo Madonna Allattante con il bambino allo zar Alessandro II. Oggi, il dipinto è uno dei pezzi più belli dell’Ermitage ed è significativo ritorni a Milano in un luogo non casuale, nella casa di Gian Giacomo Poldi Pezzoli che di Leonardo è stato un devoto.
Al di là del valore storico e artistico indiscutibile, la Madonna Litta rappresenta qualcosa di più: la sinergia tra istituzioni è il filo che lega Milano a San Pietroburgo, quello della condivisione di un patrimonio universale, intorno al quale ruotano anche studiosi internazionali.
Le altre opere della mostra: la bottega di Leonardo a Milano
Nella mostra al Poldi Pezzoli non è ovviamente presente solo la Madonna Litta. Nel centro di Milano sono arrivati dipinti e disegni da collezioni private sparse in tutto il mondo, per la precisione undici tele, sette disegni e due incisioni.
Le opere sono non sono state eseguite solo da Leonardo, bensì anche da alcuni dei suoi allieni più talentuosi. Negli ultimi anni del ‘400 Leonardo è infatti attivo alla corte di Ludovico Il Moro e proprio a Milano ha una bottega. Tra i suoi allievi, presenti nell’allestimento, Giovanni Antonio Boltraffio e Marco Oggiono, i due più longevi e già attivi nello studio nel 1490, ma anche Francesco Napoletano e il Maestro della Pala Sforzesca.
L’atelier di Leonardo vanta giovani dotati di notevole abilità, che lavorano sotto la supervisione di Leonardo stesso. Spesso è proprio quest’ultimo a intervenire con ritocchi migliorativi e, in ogni caso, ogni opera che esce dalla bottega passa una scrupolosa supervisione, quella di un vero e proprio regista dell’arte. Emerge inoltre anche una certa vocazione imprenditoriale. Ad esempio, Leonardo concede agli allievi di realizzare copie delle sue opere e tenersi metà del compenso.
Inoltre, i pittori della bottega di Leonardo non sono semplici artigiani, ma artisti colti, che conoscono greco, matematica, cartografia e vantano amicizie con poeti e letterati, sfoggiando una posizione sociale di spicco, indipendente dalla famiglia di provenienza.
Arte e scienza: Poldi Pezzoli e Fondazione Bracco
La mostra è parte delle celebrazioni per i 500 anni della morte di Leonardo, diffuse in tutta Italia, ed è organizzata con Fondazione Bracco. La realtà è da sempre attiva nella diffusione e condivisione delle arti, anche con uno spiccato interesse nel rapporto tra arte escienza (e chi meglio di Leonardo può rappresentarlo?).
Dei fecondi anni di Leonardo nella nostra città mi ha sempre affascinato un aspetto particolare, che riguarda il binomio genio-mecenatistico: il suo rapporto con Ludovico il Moro, il signore illuminato che, anche grazie al sodalizio con l’autore del Cenacolo, fece di Milano una delle più splendide corti rinascimentali d’Italia.
— Diana Bracco, Presidente Fondazione Bracco
Il rapporto di collaborazione tra la Fondazione Bracco e il Museo Poldi Pezzoli è consolidato nel tempo e li ha visti protagonisti, ad esempio, nella mostra Le dame del Pollaiolo.
Leonardo e la Madonna Litta
Museo Poldi Pezzoli Di Milano
Dal 7 novembre 2019 al 10 febbraio 2020