The Wharmerall di Silvia Cignoli è un corpus sonoro in grado di riunire atmosfere rarefatte, suoni ruvidi, strutture mutevoli. E l’ispirazione arriva da Terminus Radioso di Antoine Volodine.
La storia narra di una steppa brulla, solcata dal vento e inquinata dalle scorie radioattive, uno scorcio di quiete tra le macerie della distruzione nucleare. Sono le atmosfere raccontate nelle pagine di Terminus Radioso di Antoine Volodine: che la musica catturi l’essenza di un libro non è una novità, ciò che stupisce sono grazia e puntualità con cui vengono tradotte. Ed è per l’appunto il caso di The Wharmerall, il disco di Silvia Cignoli.
Sonorità sconfinate e ascendenze letterarie: The Wharmerall
Per l’appunto, The Wharmerall è l’album solista di Silvia Cignoli e la scoperta inizia già dal nome: una parola inesistente, che racchiude suoni non identificabili, sfuggenti e impalpabili, a riflettere le sonorità del disco. Il lavoro si ispira a Terminus Radioso di Antoine Volodine (edito da 66thandthe2nd e tradotto da Anna D’Elia), un racconto distopico, ambientato in una steppa travolta dalla catastrofe post atomica dove, in un kolchoz, la vita continua a scorrere: un libro visionario, dalla potenza deflagrante. Tratti condivisi con questo album.
Similmente, nel disco, le architetture sonore alternano atmosfere rarefatte ed esasperazioni ritmiche, mentre le linee melodiche di chitarre e tastiere plasmano la materia musicale, in quattro tracce.
L’unione tra il riverbero delle chitarre elettriche e i tocchi abrasivi ai processori di segnale dà vita alle linee melodiche diafane di L’acqua non ricorda, prima traccia con cui ci si immerge nelle atmosfere dell’album. Segue Nioto che, in antitesi con la parola giapponese traducibile in “due suoni” trionfa nel caos ritmico, per guidare alle massicce sonorità di The Dam And The Black Gleam. Si ritorna alle pagine di Volodine con la traccia finale, Terminale Radioso, dove, dal silenzio, prende forma un intreccio di tastiere vintage, chitarre elettriche e processori.
Le sperimentazioni sonore di Shimmering Behaviour
Il nome di Silvia Cignoli compare anche in un altro progetto da non accantonare: Shimmering Behaviour, disco del duo IN/ELEKTRA. L’album cattura anni di lavoro della musicista con Valentina Guidugli, anime antitetiche dalla comune ispirazione. Le due iniziano a collaborare quattro anni fa, unendo le diverse esperienze: mentre Silvia si muove da sempre nella musica sperimentale, Valentina arriva invece dal pop-rock. E la musica, si sa, non prevede confini, quanto piuttosto il reciproco arricchimento e la fertilità delle idee. In questo disco, confluiscono i valori comuni di immediatezza e ispirazione, in un magma di stili e sonorità.
Il titolo è ispirato al movimento difensivo delle api che, volando apparentemente in modo casuale, creano in realtà un tracciato ben definito: esattamente ciò che accade nel disco, che mutua le strutture della canzone per osare tra stili e suoni. Sono presenti sette tracce strumentali tutte composte dalle due musiciste (tranne Hodgepodge, realizzata da Andrea “Draane” Tremolada, che cura anche il mixing), autrici anche dell’artwork.
Qui i link per ascoltare The Wharmerall e Shimmering Behaviour.
Immagine in apertura di SOUKIZI.COM.