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Le Bandesonore e “Merismo”, il potere magnetico della musica

“Merismo” è il disco d’esordio di Le Bandesonore, quattro brani che esplorano e raccontano la grandezza del linguaggio musicale.

Proprio lì, tra le lettere del nome, si intravede il manifesto de Le Bandesonore, la volontà di racchiudere stili, sonorità ed esperienze eterogenee in un unico progetto. Ecco il rimando all’elemento del manto stradale in grado di riportare l’attenzione ai guidatori distratti, risvegliare la coscienza, indicare la via da seguire.
L’idea arriva da musicisti con alle spalle lungo vissuto, tra jazz e classica, rock ed elettronica, accomunati dalla voglia di usare la musica quale linguaggio universale. E, con il disco Merismo, riescono nel difficile compito di non lasciare che l’eterogeneità si trasformi in caos, anzi.

Quattro brani, una suite unica, voci strumentali dissimili

Nell’esordio Merismo, sono quattro i brani che costruiscono una vera e propria suite. Nella narrazione, scenografie e personaggi prendono vita tra le partiture guizzi d’improvvisazione. Del resto, il titolo stesso del disco arriva da un termine che si trova nei dizionari di retorica e stilistica, una figura che, per descrivere un determinato soggetto, enumera le parti che lo compongono, eventualmente approfondendole e spiegandole. Ed è questo ciò che fanno i brani, iniziando da Tutto per una ragazza, ispirato peraltro al romanzo di Nick Hornby.

Colpisce in particolare l’uniformità conferita a questo lavoro attraverso due aspetti. Da un lato una squisita coerenza sonora, raggiunta proprio grazie alle voci strumentali: il sax serpeggia tra i brani, pianoforte, chitarra e intessono il tessuto armonico, mentre la parte ritmica, con basso, synthbass e batteria, salda il tutto. Dall’altro, la presenza di un tema ricorrente, che esordisce subito nella prima traccia, scorre lungo tutto l’album, riemergendo in particolare nei venti minuti di Resistenza, mutando, dialogando con le altre parti, trasformandosi.
Altra particolarità del disco è il calore: registrato in presa diretta, anche la meticolosa post produzione sembra voler accompagnare ogni ascoltatore a pochi passi dal palco, anzi, tra i musicisti stessi.

Perché questo fa la musica, in ogni tempo e in ogni cultura e con le voci e i modi più diversi: racconta storie, avvolge, a tratti rapisce. A noi spalancare orecchie e cuore per — cosa più complessa di quanto si pensi, eppure naturale — abbandonarci e ascoltare.

Ascolta Merismo di Le Bandesonore su Spotify (la copertina è uno splendido acquerello firmato da MaD):

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