Ovvero, quando passione per il cinema e devozione per l’isola si muovono all’unisono. Sono i due direttori artistici, Michelangelo Messina e Boris Sollazzo, ad accompagnarmi nel ritorno all’Ischia Film Festival.
E ccoci, dunque. Questi giorni di inizio estate, durante i quali la passione per il cinema e per una terra dalla bellezza straordinaria si muovono all’unisono, sono finalmente arrivati: è di nuovo tempo di Ischia Film Festival.
La rassegna cinematografica inaugura la sua diciassettesima edizione e, anno dopo anno, si conferma tra le più prestigiose del Mediterraneo (e non solo). Da ogni film in cartellone, dalla scelta di ogni location, emerge con forza il profondo amore per l’arte cinematografica, così come quello per una terra che non ha eguali: l’isola d’Ischia.
I luoghi del cinema all’Ischia Film Festival
Approdo sicuro dell’Ischia Film Festival è il Castello Aragonese che, dal 29 giugno al 7 luglio, accoglie ogni genere di evento: è uno dei simboli dell’isola, un luogo a dir poco catartico, da conquistare scalando ogni gradino e in cui perdersi nei giardini, per godere infine di un panorama magnifico. E, almeno in questi giorni, abbandonarsi a centinaia di proiezioni, mostre e incontri.
È una chiacchierata con Michelangelo Messina e Boris Sollazzo, il primo fondatore del Festival ed entrambi direttori artistici, a ricordarmi la profonda dedizione che anima questo evento. Con i due, si è parlato di novità e appuntamenti storici, tra le suggestioni di un’isola mitica e una rassegna che continua a evolversi.
La creatura nata da un’idea dello stesso Michelangelo, nell’ormai sbiadito 2003, tra gli ultimi giorni di giugno e i primi di luglio accende infatti il Mediterraneo con i propri film e non smette mai di prefiggersi traguardi sempre più ambiziosi. Inoltre, proprio il focus sui luoghi, sulle location cinematografiche, è diventato un tratto distintivo di tutto l’evento, conquistando addetti ai lavori, appassionati e avventori vari. A Ischia, arrivano da tutto il mondo pellicole che raccontano in particolare l’identità di un territorio, dal punto di vista culturale, paesaggistico e umano, lasciando che il cinema apra una breccia nella contemporaneità.
Cinema e territorio: dagli “Scenari campani” alla “Location negata”
Del resto, la stessa isola d’Ischia può sfoggiare una lunga storia con il cinema: dal set di Cleopatra (sì, quello con Elizabeth Taylor e Richard Burton) al più recente Il talento di Mr. Ripley, per arrivare alla riscoperta del borgo di Ischia Ponte e dei lussureggianti giardini con L’amica geniale, serie che ha riacceso il fascino della location negli occhi di tutto il mondo.
Ischia è un set a cielo aperto: c’è una varietà di paesaggi incredibile, dal mare alla montagna, con location che fanno invidia al resto del mondo. Qui si potrebbero girare non solo alcune scene, ma interi film.
Boris Sollazzo
Come si diceva, proprio il rapporto tra racconto filmico e location è il tratto distintivo del Festival. A tal proposito, spicca la sezione Scenari campani che, per il terzo anno, è dedicata a quelle produzioni che hanno raccontato la regione, ambientando lì film, documentari e serie televisive. Si riconferma poi il tema della Location negata, da sempre punto focale dell’Ischia Film Festival. Esistono infatti territori dilaniati a tal punto dall’aver smarrito la propria identità e, similmente, popoli che non hanno un territorio in cui riconoscersi. Là dove i diritti sono negati e le speranze degli individui cancellate, a causa della violenza della natura o dalle atrocità della guerra, il racconto filmico diventa punto cardine per divulgazione, conoscenza e dibattito.
Anche l’idea creatrice di ogni progetto è fondamentale: sono decine i titoli in concorso ufficiale e le proiezioni non si limitano alla visione della pellicola.
Una delle particolarità del nostro Festival è proprio che ogni regista introduce il film, cortometraggio, lungometraggio o documentario, dialogando con un giornalista prima della proiezione.
Michelangelo Messina
Ecco emergere di nuovo il rapporto dell’isola con la storia del cinema, il suo essere scenografia naturale ma non solo: l’avere, in qualche modo, un’anima pronta a scoprire cosa si cela dietro le intenzioni narrative di autori e registi.
Il sodalizio eterno: Ischia e la storia del cinema
Per un territorio che affonda le radici tanto in profondità nella settima arte, la produzione contemporanea non basta: massimo rilievo infatti viene dato alla necessità di conoscere, in molti casi addirittura scoprire, pellicole fondamentali, pietre miliari che per linguaggio, tecniche e tematiche diventano imprescindibili per chi il cinema lo fa e per chi ne è devoto.
La sezione dedicata ai film da riscoprire è una delle novità di quest’anno. Gianni Canova, professore allo IULM, farà un’introduzione a questi film, da riscoprire appunto, che hanno un valore straordinario.
Michelangelo Messina
La rassegna si chiama per appunto Riscoperte – alla scoperta di un altro cinema italiano e la missione è riscoprire veri e propri capolavori, trascurati dalla distribuzione, spesso ignorati dal grande pubblico, in generale sottovalutati. I primi tre protagonisti? Estate Violenta di Valerio Zurlini, Io la conoscevo bene di Antonio Pietrangeli e Italiani brava gente di Giuseppe De Santis. E, già in vista della prossima edizione, è in cantiere una programmazione ancora più… corposa.
Omaggio a un maestro: la mostra dedicata a Bernardo Bertolucci
A proposito di storia del cinema, compare nel programma il nome di un grande Maestro, scomparso lo scorso novembre: Bernardo Bertolucci. A lui è dedicata una mostra, realizzata da Antonio Maraldi del Centro Cinema Città di Cesena.
Ogni anno, abbiamo sempre una mostra che apre in concomitanza con il Festival. Un’altra novità è che, per questa edizione, abbiamo anticipato l’apertura di un giorno, in modo da non creare sovrapposizioni e sottolineare l’importanza che merita. Questa giornata pre-festival sarà dedicata all’inaugurazione della mostra su Bernardo Bertolucci.
Michelangelo Messina
A ripercorrere la carriera di Bertolucci sono ventitré gigantografie, alte un metro e quaranta circa, che aprono una breccia sui set cinematografici di capolavori quali L’ultimo imperatore, Il conformista, Novecento e Ultimo tango a Parigi, che sarà anche proiettato sul grande schermo allestito all’interno del Castello Aragonese.
Per anni abbiamo provato ad avere Bertolucci con noi, desiderio condiviso anche dal Maestro, ma la cosa non si è mai concretizzata. Per questa edizione siamo riusciti tuttavia, in qualche modo, ad averlo qui, proprio grazie a questa mostra.
Boris Sollazzo
In qualche modo, per davvero, il Maestro è qui.
Appuntamento al Castello Aragonese con oltre 100 film
I giorni del Festival sono arrivati, dunque, si respira aria di cinema per le strade di Ischia. Ed è il momento di immergersi in proiezioni, incontri, retrospettive, convegni sul territorio e sul cineturismo: Ischia è un’immersione totalizzante nel cinema. Sono oltre mille i film arrivati per la selezione e tra questi un centinaio i lungometraggi, cortometraggi e documentari selezionati.
Quando sono arrivato, tre anni fa, mi sono riproposto di fare qualcosa che potesse contribuire a far crescere questo Festival. Con Michelangelo e gli altri devo dire che, se mi guardo indietro, è stato fatto un grande lavoro. Il Festival è cresciuto, c’è un’ottima risposta da parte dell’isola e dei tanti turisti e appassionati che vengono qui a vederlo, c’è autorevolezza. E questo è un bilancio assolutamente positivo di questi anni.
Boris Sollazzo
Qui a Ischia, il cinema non è solo sul grande schermo, è vita vera. In questi giorni d’estate, lo si respira in ogni angolo dell’isola, è linguaggio comune, invito al confronto e linfa vitale.
Il sito ufficiale dell’Ischia Film Festival: www.ischiafilmfestival.it
Immagini dalla pagina Facebook.