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Voyage è il nuovo disco degli Abba: la band svedese interrompe un silenzio durato decenni e si prepara a un concerto evento, un ibrido tra reale e virtuale.

E così, dopo quattro decenni di silenzio, gli ABBA sono tornati: oggi, il 5 novembre 2021, esce infatti il loro nuovo disco, Voyage, il primo dopo The Visitors del 1981. Agnetha Fältskog, Björn Ulvaeus, Benny Andersson e Anni-Frid Lyngstad (dalle iniziali dei loro nomi deriva il nome del gruppo, fondato in quel di Stoccolma nei primi anni Settanta) sono di nuovo in scena: nostalgia? Doveroso ritorno? Chi può dirlo. Respiro a pieni polmoni di musica ben fatta? Ecco, questo forse sì.

Voyage, il ritorno in studio degli ABBA

Le dichiarazioni Björn Ulvaeus ben rappresentano il pensiero comune di estimatori (e non) tanto quanto della band stessa: «Un nuovo album dopo 40 anni? È incredibile!».
In effetti, sono passati parecchi anni e alcune generazioni dal debutto, nel 1973, con Ring Ring. Parte di questo tempo è trascorso nel silenzio e in un dorato ricordo di ciò che la band svedese ha rappresentato nel mondo intero. 
La volontà del quartetto con il nuovo capitolo in studio è restare fedele alle proprie origini, a un’identità mai sopita e tantomeno rinnegata, viscerale. Ad esempio, l’album è prodotto da Andersson e Ulvaeu, proprio come i precedenti, mentre l’intreccio di voci di Fältskog e Lyngstad guida le melodie. Le dieci tracce sono state poi registrate nella capitale svedese, al Riksmixningsverket, l’ormai storico studio di Andersson. Infine, a impreziosire e arricchire timbricamente gli arrangiamenti, ecco la Stockholm Orchestra.

Il concerto degli ABBA: in bilico tra due dimensioni

Portare dal vivo brani come I Still Have Faith In You o Don’t Shut Me Down, i due che hanno peraltro inaugurato le registrazioni delle tracce, è doveroso.
Il concerto, un evento ibrido tra reale e virtuale, si terrà al Queen Elizabeth Olympic Park a Londra il 27 maggio 2022, presso una struttura progettata e costruita per l’occasione: la ABBA Arena. Mentre un’orchestra reale eseguirà le musiche, saranno gli ABBA digitalizzati a cantare e interpretare i brani.

Immagine in apertura di Andrew Ebrahim, Unsplash.

Samantha Colombo

Sono un'entusiasta delle parole per professione, etnomusicologa di formazione: scrivo, su carta e online, aiuto le persone a esprimersi attraverso la scrittura e navigo serena nella SEO editoriale. Un paio di cose su di me? Nell’anno della mia nascita, i Talking Heads pubblicano «Remain In Light» e la Cnn inaugura le trasmissioni.  Ho una newsletter, i Dispacci, e il mio primo romanzo è «Polvere e cenere».

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