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Il nuovo disco dei Miss Massive Snowflake, Intrepid Feelings, plasma sonorità dissimili, si affida senza paura alla fluidità degli arrangiamenti nell’esplorare nuovi territori, concentra in quattro brani determinazione, voglia di rinascita, purezza del suono.

L’isolamento ha dato vita a cose buone? Non sempre: talvolta sono mancate costanza, originalità, voglia di crederci. Un anno fa, tuttavia, proprio dall’isolamento è nato Your Favorite Band dei Miss Massive Snowflake, dopo un periodo di silenzio in studio e una brusca frenata agli innumerevoli concerti. 
Oggi, Shane De Leon, guida spirituale, e gli altri della band tornano con un nuovo progetto, un disco che continua il percorso iniziato tempo fa, guardando un po’ oltre: se da un lato infatti continua l’approccio che vede nella lavorazione in home studio (e nella comunicazione digitale tra i musicisti) un metodo di lavoro ispirazionale per i tre, dall’altro si affranca dai lavori precedenti, plasmando brani inediti, continuando il lavoro sulle sonorità e approdando verso un approccio quasi psichedelico.

Il nuovo disco dei Miss Massive Snowflake

La cover di Intrepid Feelings ricorda un po’ i quadri di Maria Lai: similmente la materia sonora, com’era per i quadri dell’artista, accosta tessiture e tonalità diverse senza timore, in un album coerente nella sua ispirazione, che abbraccia con coraggio le sonorità, si affida agli arrangiamenti nell’esplorare nuovi orizzonti.

Il lavoro di composizione è simile a quello di un affresco, che vede Andy Brown (già Fontanelle e Jessamine) and Shane De Leon costruire forme, tonalità, prospettive strato dopo strato, abbozzando le tracce, spedendole via mail, rielaborandole e continuando il loop all’infinito. La forma canzone viene così abbandonata in favore dell’esplorazione sonora, pur mantenendo fede da un lato al gusto per la melodia, dall’altro alla purezza del suono, agli accostamenti timbrici, all’esaltazione della voce, nelle sue molteplici espressioni e distorsioni, come strumento primordiale.

Le quattro tracce di Intrepid Feelings

Praise è la traccia strumentale che inaugura il nuovo lavoro, un disco di quattro brani, i cui suoni affollano il tempo di quattro, cinque minuti. La coda del brano sfuma per dar subito vita a Love, introdotto dalla batteria di Andy Brown mentre la linea melodica è tracciata dalla chitarra di Ty Herman, intrecciata a quella vocale di Jeanne Kennedy: è un brano rarefatto, a tratti incorporeo.

A proposito di voce, quella di De Leon compare unicamente per cantare i versi di Joy, il brano che sopraggiunge e si discosta, ruvido e pesante, dal precedente. Nel crescendo creato dall’album, fanno qui il loro ingresso due timbri all’apparenza distanti: fiati (in collaborazione con Arrington de Dionyso degli Old Time Religion) e synth, materia e incorporeità si susseguono nel carteggio digitale.

Il finale, non a caso dal titolo Exhaustion, va verso la quiete, qui appare anche il bouzouki di Jacopo Andreini, già Tsigoti e Suarcicatrici.

Samantha Colombo

Sono un'entusiasta delle parole per professione, etnomusicologa di formazione: scrivo, su carta e online, aiuto le persone a esprimersi attraverso la scrittura e navigo serena nella SEO editoriale. Un paio di cose su di me? Nell’anno della mia nascita, i Talking Heads pubblicano «Remain In Light» e la Cnn inaugura le trasmissioni.  Ho una newsletter, i Dispacci, e il mio primo romanzo è «Polvere e cenere».

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