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David Bowie by Sukita, il libro in anteprima mondiale italiana, racconta lo straordinario sodalizio tra un’icona della cultura e un maestro della fotografia.

È passato un po’ di tempo da quando ho scritto per la prima volta delle foto di David Bowie scattate da Masayoshi Sukita. All’epoca, le immagini conquistavano Bologna dagli spazi della galleria ONO Arte Contemporanea. Le avrei ritrovate un paio d’anni più tardi, visitando l’incredibile mostra David Bowie Is nella tappa di Barcellona. Insomma, Bowie e Sukita sono diventati una costante, inutile sottolineare quanto gradevole e affascinante.

Le foto inedite di Bowie e Sukita

Oggi, le foto di Sukita  sono raccolte in un libro ufficiale dove l’artista giapponese racconta del grande rapporto professionale e di amicizia che lo ha legato a Bowie. L’opera, in anteprima mondiale italiana, contiene immagini inedite, fotografie che hanno ispirato copertine, articoli di giornali e quant’altro, scatti che accompagnano la visione intima di un’amicizia, quella con l’artista britannico, e di una collaborazione con un artista ineguagliato, che ha lasciato tracce inedelebili nella cultura contemporanea.
David Bowie by Sukita è una grande storia, la storia di uno straordinario sodalizio tra il genio poliedrico di Bowie e il maestro della fotografia giapponese, uno scambio reciproco di idee e influenze cristallizzatosi in oltre quarant’anni, fino alla prematura scomparsa del primo. Narrata in prima persona dallo stesso Sukita, questa storia presenta aneddoti che ripercorrono gli eventi cronologicamente, attraversando momenti chiave nella storia della musica e della cultura contemporanea, dall’inizio degli anni Settanta a qualche anno fa.

Dalla Londra degli anni ‘70 alla scomparsa di Bowie

Sì, affronto indomita il rischio di essere noiosa: del resto, racconto e scrivo sempre la stessa storia, ma è troppo affascinante per non farlo. Immagino sempre Sukita approdare nella Londra del 1972, scintillante di glam rock e traboccante di creatività. Propro qui, per le strade della babilonia britannica, incappa nel manifesto di The Man Who Sold The World e, in quel momento, la miccia si accende. Passano solo pochi giorni ed ecco il primo shooting in compagnia di David Bowie.
Proprio da questi scatti, scaturisce un sodalizio artistico e un’amicizia che dura decenni, con un allontanamento quando Bowie vola a Los Angeles. Tuttavia, al suo ritorno in Europa, i due si ritrovano e non certo in un luogo casuale: la scenografia è infatti quella Berlino che darà ispirazione e vita alla trilogia di Low, “Heroes” e Lodger. Ancora, nel 1977 Sukita è con Bowie durante il tour di The Idiot di Iggy Pop e, proprio in questa occasione, arriva l’idea di quella sessione che porta alla nascita della leggendaria cover di “Heroes”.

Bowie by Sukita

Gli scatti di Sukita e Bowie accompagnano il musicista nella sua vita artistica e privata per tutti gli anni a venire, fino a quando la stella di Bowie, un giorno, si spegne. Oggi rivivono tra le pagine di Bowie by Sukita, in un viaggio intenso e splendente.

© 2019 photos by Masayoshi Sukita

Samantha Colombo

Sono un'entusiasta delle parole per professione, etnomusicologa di formazione: scrivo, su carta e online, aiuto le persone a esprimersi attraverso la scrittura e navigo serena nella SEO editoriale. Un paio di cose su di me? Nell’anno della mia nascita, i Talking Heads pubblicano «Remain In Light» e la Cnn inaugura le trasmissioni.  Ho una newsletter, i Dispacci, e il mio primo romanzo è «Polvere e cenere».

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