Tecnica e ispirazione, con le interpretazioni di quartetti d’archi d’eccezione, per un disco che non ha confini: la nuova opera di Stephan Thelen.
A innescare la scintilla di World Dialogue c’è un desiderio: quello di Stephan Thelen di comporre per il quartetto d’archi Kronos, di San Francisco. Desiderio che si esaudisce, si racconta grazie all’intercessione del giornalista musicale canadese Anil Prasad, e che porta come primo risultato 50 for the future: The Kronos learning repertoire: cinquanta brani per quartetti d’archi.
Perché citare questo progetto? Perché proprio tra le sue partiture nasce l’ouverture del disco, Circular Line, prima delle quattro tracce che lo compongono. Le altre tre prendono vita invece grazie ad Al Pari, quartetto d’archi femminile polacco.
E un primo tratto già emerge: il superamento dei confini fisici.
Non vedo l’ora di comporre altra musica basata sul conetto di groove poliritmico e minimalista, un mondo con molti territori inesplorati, ma tutto sommato accessibile, piacevole all’orecchio perché sviluppa organicamente la complessità da idee semplici, dando grande soddisfazione.
In questo disco, Thelem tesse strutture cristalline e dalla precisione infinitesima, che hanno tuttavia il pregio di catturare e tradurre in note l’intero spettro delle emozioni umane, affondando nella contemporaneità per la loro ispirazione.
Ad esempio, il brano di apertura è ispirato ai migranti e alla loro tragedia: viola, violino e violoncello compenetrano ciascuno la propria linea melodica con forza, indomiti. Si scivola poi nell’ipnotico inseguirsi e ritrovarsi di figure di Chaconne, per approdare al drammatico crescendo della title track. Silesia, dedicata alla regione delle musiciste di Al pari, chiude l’album con le giustapposizioni del twofold covering (lo stesso tema, suonato da strumenti diversi a diverse altezze e velocità).
La maestria di Stephan Thelem e l’eccezionale talento dei musicisti dimostrano come la musica sia in grado di volare più in alto delle distinzioni di genere e di parlare, con un codice universale, ai tempi attuali, creando un amalgama dove ispirazione e tecnica, vocazione minimalista e approccio visionario creano capolavori.
Ascolta World Dialogue di Stephan Thelem, con le interpretazioni di Kronos e Al Pari: