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Il nuovo disco firmato De Leon, Kennedy, Brown, ovvero i Miss Massive Snowflake, racconta come e quanto l’energia della musica possa librarsi in dieci brani, anche nascendo nel profondo isolamento.

Sono trascorsi quattro dischi dal 2004, anno che ha visto l’esordio dei Miss Massive Snowflake. Quattro dischi, un lustro dall’ultimo The Final Photograph, un po’ meno tempo dall’ep Bobby And Sheila, ma soprattutto innumerevoli concerti, da una parte all’altra dell’Atlantico.  
Già, perché c’è stato un tempo in cui i Miss Massive Snowflake hanno attraversato Stati Uniti ed Europa coi loro concerti e catturato migliaia di proseliti, un tempo che — sarà banale ricordarlo — sembra così lontano da perdersi nell’oblio. Tuttavia, come per molti artisti, nel tempo pandemico le pareti di casa sono diventate quelle di uno studio, di una base creativa in cui riflettere, esorcizzare demoni, evocare spiriti buoni e comunicare con il mondo esterno. Nasce così il disco Your Favorite Band, che racchiude già il sapore di una promessa.

La guida creativa, melodica e spirituale è, dal Montana, sempre Shane De Leon, già nei Rollerball, accompagnato da Andy Brown dei Fontanelle e Jeanne Kennedy, con la collaborazione di altri artisti italiani, come Jacopo Andreini e Fabrizio Testa.

Così, le anime dissimili racchiuse nei dieci brani sembrano già emergere nella title track, nell’intreccio di linee vocali, nelle chitarre vivide, nell’impianto ritmico in grado di sostenere un carico emozionale debordante. Dagli echi di Velvet Underground che illuminano Oh Shoot all’eterea Florian’s Hair, con arpeggi sospesi che conducono al climax di batteria, dalle declamazioni in italiano di Una cura all’incedere distorto di The Doorman, ogni brano è una variazione di intensità che si inserisce in un progetto coerente, un flusso creativo ispirato, un disco libero da dogmi e costrizioni che racconta la liberazione dell’energia imbrigliata. Quell’energia che è la musica stessa.

Ascolta Your Favorite Band di Miss Massive Snowflake:

Samantha Colombo

Sono un'entusiasta delle parole per professione, etnomusicologa di formazione: scrivo, su carta e online, aiuto le persone a esprimersi attraverso la scrittura e navigo serena nella SEO editoriale. Un paio di cose su di me? Nell’anno della mia nascita, i Talking Heads pubblicano «Remain In Light» e la Cnn inaugura le trasmissioni.  Ho una newsletter, i Dispacci, e il mio primo romanzo è «Polvere e cenere».

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