Articolato in un percorso di dodici settimane, La via dell’artista è un libro da leggere ma soprattutto da usare, con esercizi per recuperare la creatività.
Il libro di Julia Cameron La via dell’artista. Come ascoltare e far crescere l’artista che è in noi (Longanesi) è uno dei più consigliati quando si parla di creatività. La sua peculiarità sta nel non essere un libro semplicemente da leggere, bensì da usare.
In ogni capitolo sono infatti presenti degli esercizi che prevedono anche una verifica finale: l’autrice suggerisce un calendario su base settimanale, in modo da dedicare del tempo quotidiano alle diverse attività.
Per affrontarlo, bisogna avere buona volontà e sapere che sarà un lungo percorso, ma che alla fine darà una soddisfazione infinita.
- Esercitare la creatività, ogni giorno
- Dodici settimane per risvegliare l’artista che è in noi
- Perché leggere La via dell’artista (e un consiglio)
1. Esercitare la creatività, ogni giorno
Per iniziare ci sono quelli che sono definiti strumenti di base e che sono compiti creativi estremamanete utili:
- Le pagine del mattino: un esercizio da fare appena svegli, come prima coa, scrivendo di getto.
- L’appuntamento con l’artista: un momento da dedicare, ogni settimana, esclusivamente all’artista che è in noi (un momento estremamente importante, che è possibile ritrovare anche in L’arte di vedere le cose di Rob Walker).
- Ripopolare il lago, riempire il pozzo: una metafora che indica la necerssità di nutrire il nostro bagaglio di ispirazioni.
Tra questi esercizi, il più popolare e consigliato sono Le pagine del mattino: tre pagine da scrivere di getto, a mano, appena svegli, ogni mattino. Non si accettano compromessi: devono sempre e comunque essere tre. All’inizio una pratica quasi violenta che, col passare del tempo, si acquisisce naturalezza nello scrivere ed è un vero e proprio antiruggine per la creatività.
La scrittura diventa uno strumento per liberare il flusso dei pensieri e fissarli su carta. Non devono nemmeno essere rilette, almeno non prima di un paio di mesi, secondo Cameron.
Oltre alle Pagine del mattino, anche altri compiuti che sono indicati nel libro possono sembrare complessi, eppure sbloccano in modo incredibile la creatività. Si parla minimo di un’ora al giorno da dedicare a questo percorso.
2. Dodici settimane per risvegliare l’artista che è in noi
Il percorso si articola in dodici settimane, ciascuna dedicata a un tema principale che, a ben guardare, è un vero e proprio cammino di risveglio artistico:
- Il recupero creativo
- La definifinizone di bisogni personali, desideri e interessi
- Come incanalare rabbia, vergogna e affrontare le critiche
- Stimolare l’introspezione produttiva
- Analizzare il meccanismo che ci blocca
- Definire l’utilizzo delle nostre risorse economiche
- Individuare le aree precise di interesse in relazione alla creatività
- Analizzare l’uso del tempo e individuare cambiamenti di routine
- Smantellare i blocchi interiori alla creatività
- Capire come blocchiamo da soli i nostri flussi creativi
- Favorire l’autonomia artistica
- Un focus sugli obiettivi creativi
Certo sono importanti la costanza e l’impegno, ma c’è un elemento da non trascurare durante il cammino insieme a Julia Cameron: imparare ad ascoltarsi e a credere in ciò che siamo.
3. Perché leggere La via dell’artista (e un consiglio)
- Perché leggere a via dell’artista di Julia Cameron?
Per recuperare l’energia creativa perduta e scrollarsi polvere e ruggine di dosso, aggiungendo creatività alla nostra vita. - Cosa leggere se ti è piaciuto?
Attraversare i muri: Un’autobiografia di Marina Abramovic, con la traduzione di James Kaplan e Alberto Pezzotta (Bompiani).