Skip to main content
AscoltareMusica

I Grinderman al Live di Trezzo

By 7 Ottobre 2010Maggio 3rd, 2022Nessun commento

È il 6 ottobre del 2010: Nick Cave, Warren Ellis e gli altri in concerto al Live di Trezzo (Milano)

 

L e luci soffuse e l’atmosfera soffocante intorpidiscono e fanno diminuire la vista proprio mentre, per via di questo calo fisiologico e in una sorta di trance, si acuiscono le percezioni di tutti gli altri sensi. Cosa che serve, visto che la musica dei Grinderman è un urlo primordiale, raschia i flussi primitivi dell’animo e li traduce in battute rock, cadenze mutuate dal blues, versatilità strumentale, dove c’è posto per interventi elettronici e grezze maracas.

Una dimensione sonora che irrompe con Mickey Mouse And The Goodbye Man, a metter subito le cose in chiaro: che il Nick Cave troneggiante in mezzo al palco, nel suo completo nero, potrà anche mettersi in posa per farsi scattare qualche flash (come fa dopo Warm Tormer) ma qui è l’istinto che domina, il profumo acre di nickel delle sei corde e di birra sul pavimento e “security, fuck off” dello stesso genio, che non esita a interrompere Get It On per far notare il presunto eccessivo zelo delle forze dell’ordine.

In questo universo sonoro parallelo, è la sezione ritmica coi battiti serrati e i colpi profondi di Jim Sclavunos a porre le basi, intrecciata al basso di Martyn Paul Casey e, mentre il frontman si divide tra voce e chitarra, Warren Ellis è armonia, azione, sudore e catarsi, un pupazzo indemoniato che pare doversi schiantare faccia in giù a terra da un momento all’altro o lanciare arti in giro per il locale. Invece se ne sta lì, fucking genius per dirla tecnicamente, a districarsi tra loop e chitarre e il violino di Heathen Child con l’archetto dai crini spettinati.
Lo spirito del Delta, antico e demoniaco e avvolgente, riemerge con brani come When My Baby Comes, per condurre lentamente al finale sull’omonima Grinderman.
Questo è il modo di tradurre in musica l’istinto, ciò che accomuna tutti in ogni dove, che elimina freni culturali e inibizioni stantie, che fa quasi desiderare — a ragion veduta — che una schiera di pretenziosi artistoidi sparisca per autocombustione, lasciando spazio a chi, come maestro Cave e compari, fa della musica estasi pura.

 

Originally published at missbangs.wordpress.com on October 7, 2010.

Samantha Colombo

Sono un'entusiasta delle parole per professione, etnomusicologa di formazione: scrivo, su carta e online, aiuto le persone a esprimersi attraverso la scrittura e navigo serena nella SEO editoriale. Un paio di cose su di me? Nell’anno della mia nascita, i Talking Heads pubblicano «Remain In Light» e la Cnn inaugura le trasmissioni.  Ho una newsletter, i Dispacci, e il mio primo romanzo è «Polvere e cenere».

Leave a Reply

Verified by MonsterInsights