Skip to main content
LibriMusicaRaccontare

5 libri di musica da leggere subito

By 12 Settembre 2022Settembre 13th, 20222 commenti

Cinque libri sulla musica diversi, molto diversi tra loro, da leggere per ciò che li accomuna: la capacità di offrire uno sguardo nuovo sul mondo intorno.

Quando mi viene chiesto perché abbia studiato Etnomusicologia, di solito rispondo «Perché mi interessa capire il mondo». C’è chi lo fa con la psicologia, chi con la fisica oppure le scienze politiche, personalmente ho scelto la musica perché non riesco a pensare a un luogo o a una situazione dove non sia presente: ovunque nasciamo, cresciamo, amiamo, lavoriamo e così via, abbiamo bisogno di credere, raccontare, ascoltare, lasciare un segno. La musica è uno degli elementi che ci consente di fare tutto questo. La musica è inoltre universale e ci sopravvive: il tempo e lo spazio acquistano nuove forme grazie a lei.
Di seguito, ci sono cinque libri che ne parlano e che consentono di approcciarsi a lei senza timori né pregiudizi.

Come funziona la musica
di David Byrne, traduzione di Andrea Silvestri (Bompiani)

David Byrne è un genio, ma su questo non dovrebbe esserci dubbio alcuno. Tra le pagine del libro si viaggia per studi di registrazione e palcoscenici, tra scene musicali e ispirazioni, si incontrano artisti, appassionati e studiosi. Byrne, oltre a essere un maestro, ha il dono, raro e prezioso, della condivisione: parola dopo parola, accompagna chi legge nei meandri dell’arte musicale, riflettendo sul suo senso e sulla sua importanza, ponendo l’accento sull’educazione all’arte, riflettendo sulla professionalità. Al suo fianco, ci si sente abbracciati e immersi in un linguaggio universale, ci si sente compresi. La musica è smitizzata, cessa di essere l’arte di pochi eletti per brillare nella sua essenza primordiale, sociale, collettiva.

Musicofilia
di Oliver Sacks, traduzione di Isabella Blum (Adelphi)

Tra le tracce della prima prova dell’esame di maturità, nel giugno 2022, è comparso un estratto da Musicofilia di Oliver Sacks: agli studenti il compito di riassumerne il contenuto e spiegare il significato del termine. Il libro è una lettura fondamentale per chi desidera vedere nella musica la chiave per capire il mondo, un volume che raccoglie ventinove saggi sul rapporto tra musica e mente. Sacks lo esplora attraverso casi neurologici, anche attingendo da opere precedenti come Un antropologo su Marte e L’uomo che scambiò sua moglie per un cappello.
Eppure, nonostante i progressi della scienza, nonostante la filosofia, le teorie e gli esperimenti, il rapporto tra musica e cervello resta ancora per molti aspetti un mistero, un mistero splendido in cui immergersi.

È proprio strano vedere un’intera specie – miliardi di persone – ascoltare combinazioni di note prive di significato e giocare con esse: miliardi di persone che dedicano buona parte del loro tempo a quella che chiamano «musica», lasciando che essa occupi completamente i loro pensieri.

Oliver Sacks, Musicofilia

Il pianeta della musica
di Franco Mussida (Salani Editore)

«La prima manifestazione della nostra identità interiore è quindi un suono» scrive Franco Mussida — musicista, compositore, tra i fondatori della PFM e del Centro Professione Musica di Milano — riferendosi al pianto del neonato. La musica, insomma, è parte vitale di ognuno di noi, è qualcosa di innato e in grado di esaltare la nostra unicità tanto quanto le nostre somiglianze.
Mussida, sperimentatore per vocazione, fa un passo oltre e non si limita a illustrare il rapporto di dipendenza tra melodia e persona in ogni cellula, a proporre modi diversi di ascoltarla (e di riflesso ascoltarsi), bensì teorizza anche quella che chiama ecologia dei sentimenti. La musica diventa un mezzo universale per comunicare sé stessi, gli affetti, un mezzo potente e dalla forza illimitata, in grado di tessere legami e rifondare il mondo per come lo conosciamo, in una vera e propria rivoluzione di suoni ed emozioni. Questo libro è un saggio, un romanzo, un’avventura vibrante.

La terra del rimorso
di Ernesto De Martino (Il Saggiatore)

Alla fine degli anni Cinquanta, Ernesto De Martino affronta una spedizione etnologica per studiare riti e danze legati al tarantismo e lo fa con un approccio inedito, moderno, laico: esplora il territorio con un’equipe multidisciplinare, che vede protagonisti, tra gli altri, l’antropologa culturale Amalia Signorelli e l’etnomusicologo Diego Carpitella. Si prendono appunti, scattano fotografie, registrano filmati.
Tra i diversi materiali nati in seguito all’esperienza, La terra del rimorso è uno dei testi fondamentali, affascinante come un romanzo e rigoroso come un diario scientifico, che diventa un punto di riferimento per l’etnomusicologia (e non solo).
In particolare, De Martino dedica un intero capitolo a La catartica musicale, che dalle campagne italiane risale fino al coribantismo dell’antica grecia. Per farla breve, molto breve: la giusta melodia può guarire un male.

Due parole sulla musica
di Marina Toffetti (Carocci Editore)

Il sottotitolo (eloquente) di questo libro è Noi e il lessico musicale e non potrebbe colpire più nel segno. Se è vero che la musica è conosciuta per essere eterea, per arrivare ai luoghi nascosti dell’anima, è tuttavia necessario padroneggiare le giuste parole per comprenderla, descriverla, studiarla, comunicare le sensazioni che è in grado di suscitare, che ciò avvenga in ambito professionale o per quattro chiacchiere piacevoli.
Marina Toffetti ha una scrittura limpida e una competenza encomiabile (insegna Teorie musicali e Analisi delle forme musicali e delle tecniche compositive), soprattutto ha il dono di coinvolgere il lettore con entusiasmo e precisione, alternando storia e tecnica, narrazioni quasi epiche a lucide spiegazioni scientifiche: più che un manuale, un’appassionante guida spirituale nei meandri della terminologia musicale.

Ovviamente questi sono cinque consigli presi direttamente dalla mia libreria e che, secondo me, rappresentano delle letture importanti per il genere: se ti va, scrivimi i tuoi libri sulla musica del cuore!

Immagine in apertura di Sarah Dao, trovata su Unsplash.

Samantha Colombo

Sono un'entusiasta delle parole per professione, etnomusicologa di formazione: scrivo, su carta e online, aiuto le persone a esprimersi attraverso la scrittura e navigo serena nella SEO editoriale. Un paio di cose su di me? Nell’anno della mia nascita, i Talking Heads pubblicano «Remain In Light» e la Cnn inaugura le trasmissioni.  Ho una newsletter, i Dispacci, e il mio primo romanzo è «Polvere e cenere».

2 commenti

Leave a Reply

Verified by MonsterInsights